l tema degli affitti in Italia sta tornando alla ribalta a causa dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui, che ostacola le compravendite e spinge la domanda verso gli affitti. Questa domanda aggiuntiva, insieme alla richiesta di affitti turistici e per studenti, sta facendo aumentare i canoni di locazione, rendendoli in alcuni casi insostenibili. Tuttavia, è errato attribuire il problema del caro affitti al settore degli affitti brevi.
Gli affitti brevi e il problema del caro affitto per gli studenti sono due questioni distinte e non sono direttamente correlate. Gli affitti brevi si riferiscono generalmente alla locazione di immobili a breve termine, solitamente per scopi turistici o temporanei, come vacanze o viaggi di lavoro. Questo settore è caratterizzato da tariffe più elevate rispetto agli affitti tradizionali a lungo termine.
Gli affitti per studenti rientrano invece nella categoria degli affitti tradizionali, con contratti di lunga durata o transitori, ma comunque registrati.
Questi affitti sono sicuramente in competizione con gli affitti tradizionali, poiché gli studenti di solito hanno una capacità di spesa inferiore rispetto alle famiglie con un reddito fisso. Una soluzione potrebbe essere investire di più in strutture dedicate, come gli studentati, che potrebbero riqualificare immobili dismessi o inutilizzati.
Sottolineare quindi che questo problema non riguarda direttamente il settore degli affitti brevi ci sembra d’obbligo.
Per riassumere:
la domanda e l’offerta nel mercato degli affitti brevi sono spesso influenzate dal turismo e da altri fattori, mentre il problema del caro affitto per gli studenti può essere attribuito a una serie di fattori specifici, come l’offerta limitata di alloggi per studenti, l’aumento della domanda e la mancanza di politiche abitative adeguate.
È importante affrontare separatamente entrambe le questioni e adottare strategie specifiche per migliorare l’accesso agli alloggi per gli studenti e per regolare il mercato degli affitti brevi, se necessario, al fine di garantire un equilibrio tra la domanda e l’offerta e di proteggere gli interessi di entrambe le parti coinvolte. Per conciliare tutte le possibilità ricettive senza creare conflitti, i property manager italiani stanno lavorando insieme per dare voce comune a questi professionisti del settore. Le associazioni di categoria stanno sostenendo che l’Italia ha bisogno sia della capacità ricettiva degli hotel che degli appartamenti per sfruttare al meglio le opportunità nel settore turistico.
In conclusione,
è importante comprendere che il settore immobiliare è complesso e presenta diverse sfaccettature.
Affrontare separatamente queste problematiche e adottare politiche e strategie specifiche per ciascuna può contribuire a garantire un mercato immobiliare più equilibrato e accessibile per tutte le parti interessate, che si tratti dello studente alla ricerca di un appartamento da condividere, del turista che ha scelto un appartamento con affitto a breve termine per godersi una nuova città oppure ancora del lavoratore in trasferta che necessita di uno spazio da fare proprio per lavorare al meglio in una situazione di smart working.